
Salicilati: cosa sono e in quali alimenti si trovano
I salicilati sono composti chimici naturali appartenenti alla famiglia dei salicilati dell’acido salicilico, simili per struttura all’aspirina (acido acetilsalicilico). Sono prodotti da molte piante come forma di difesa contro funghi, insetti o malattie, e si trovano in numerosi alimenti, soprattutto di origine vegetale.
Per la maggior parte delle persone, l’assunzione di salicilati attraverso la dieta non crea alcun problema. Tuttavia, in soggetti sensibili o intolleranti, anche piccole quantità possono provocare reazioni fastidiose o, in rari casi, gravi. Comprendere quali alimenti contengono questi composti può essere utile per chi soffre di intolleranza ai salicilati, una condizione ancora poco conosciuta ma sempre più riconosciuta a livello medico.
A cosa servono i salicilati nelle piante?
I salicilati svolgono una funzione simile a quella del sistema immunitario negli animali: aiutano la pianta a difendersi da attacchi esterni. Per questo motivo, alimenti più “difensivi”, come le spezie, le erbe aromatiche e certi frutti, ne contengono quantità maggiori. In ambito farmacologico, i salicilati sono noti per le loro proprietà antinfiammatorie, analgesiche e antipiretiche, caratteristiche che hanno portato allo sviluppo dell’aspirina.
Dove si trovano i salicilati? Elenco degli alimenti ricchi
Gli alimenti ricchi di salicilati sono numerosi e includono soprattutto frutta, verdura, spezie, erbe, bevande e alcuni prodotti trasformati. La quantità può variare molto a seconda della varietà, del grado di maturazione e del metodo di preparazione.
Frutta (alta concentrazione)
- Mele
- Frutti di bosco (fragole, mirtilli, lamponi, more)
- Uva
- Ciliegie
- Albicocche
- Pesche
- Uvetta
- Arance e mandarini
- Prugne
Verdura (media-alta concentrazione)
- Peperoni
- Cetrioli
- Zucchine
- Pomodori
- Spinaci
- Melanzane
- Funghi (soprattutto champignon)
Spezie ed erbe (concentrazione molto alta)
- Curry
- Paprika
- Timo
- Rosmarino
- Origano
- Cannella
- Chiodi di garofano
- Zenzero
- Pepe nero
- Aneto
Le spezie sono tra gli alimenti con la maggiore quantità di salicilati per grammo. Anche in piccole dosi, possono rappresentare un problema per chi è sensibile.
Bevande
- Tè (verde, nero, alla frutta)
- Vino (soprattutto rosso)
- Succo d’arancia o di frutta rossa
- Birra
- Bevande gassate aromatizzate
- Aceto di mele
Altri alimenti e prodotti
- Miele
- Noci e mandorle
- Olio d’oliva extravergine
- Gomma da masticare e caramelle alla menta
- Alcuni farmaci da banco contenenti acido acetilsalicilico
Salicilati e salute: quando diventano un problema?
L’intolleranza ai salicilati può provocare sintomi simili a quelli delle allergie alimentari, ma non è mediata dal sistema immunitario. I disturbi possono insorgere quando l’organismo non riesce a metabolizzare correttamente questi composti.
Sintomi più comuni:
- Mal di testa
- Asma o difficoltà respiratorie
- Orticaria o rash cutanei
- Dolori addominali, gonfiore o diarrea
- Congestione nasale o sinusite ricorrente
- Irritabilità o sbalzi d’umore
Chi è allergico all’aspirina ha buone probabilità di essere anche sensibile ai salicilati alimentari. Tuttavia, l’intolleranza può manifestarsi anche in assenza di una vera e propria allergia al farmaco.
Come comportarsi in caso di sospetta intolleranza
Se si sospetta una sensibilità ai salicilati, è fondamentale evitare il fai da te. Il primo passo è rivolgersi a un medico allergologo o nutrizionista esperto in intolleranze alimentari. Può essere utile tenere un diario alimentare per identificare correlazioni tra i sintomi e l’assunzione di determinati cibi.
Una dieta a basso contenuto di salicilati, anche solo per un periodo limitato, può aiutare a ridurre i sintomi e a capire il livello di tolleranza individuale. Successivamente, è possibile reintrodurre gradualmente gli alimenti sotto controllo medico per testare la soglia personale.
Conclusione
I salicilati sono composti naturali benefici per la maggior parte delle persone, ma possono rappresentare un problema per chi ne è sensibile. Sono presenti in moltissimi alimenti vegetali – in particolare frutta, verdura, spezie e bevande – e per questo è importante conoscerli se si soffre di disturbi riconducibili a una possibile intolleranza.
Una diagnosi corretta e un’alimentazione personalizzata sono fondamentali per migliorare la qualità della vita, evitando esclusioni alimentari inutili o pericolose.